Don Francesco - il Testamento
" Nel nome Illustrissimo di Dio amen
L'anno 1883 alli 3 luglio ad ore nove antimeridiane, nel tempo del pontificato di Leone decimo terzo, regnando in Italia il Re Umberto secondo.
Io Francesco Bovi Campeggi del fu Antonio nato in Bologna il 12 settembre 1816 sacerdote ed Abate nei canonici Regolari Lateranensi, sano per grazia di Dio di mente, vedere, udire, loquela, non potendo conoscere il tempo della morte, colla presente privata scrittura intendo disporre dei miei beni, e di fare il mio ultimo .... testamento esponendo l'ultima mia volonta'.
Raccomando l'anima mia a Dio, alla Santissima Vergine Maria, ed a tutta la corte celeste e voglio che il mio corpo dopo la morte, sia trasportato nella chiesa di S. Salvatore; e non morendo in Bologna, nella chiesa Parrocchiale.
Costituisco poi erede universale di tutti i miei beni, mobili, stabili, semoventi, ragioni, ed azioni, che in qualunque modo per diritto mi si compete, Giordani don Filomeno del fu' Leopoldo nato in Gubbio con l'obbligo di soddisfare ai debiti se ne avro' e soddisfare alle spese del funere.
Questa e' l'ultima mia volonta', e voglio abbia tutto il vigore di testamento, ed a tale effetto l'ho scritto di mio pugno e vi pongo la mia firma".
Francesco Bovi Campeggi Abbate dei CC. RR. LL.
n.b.: Il Testamento era di tipo Nuncupativo; i religiosi non facevano testamento, non avendo nulla da lasciare dopo la professione religiosa, pero', in quegli anni l'Abate Generale lo richiedeva per salvaguardare il patrimonio delle Comunita', minacciato, in quel periodo, da varie leggi tendenti alla soppressione dei beni religiosi.
francesco bovi campeggi