Cacciatori delle Alpi
 
 
stemma dei Cacciatori delle Alpi
nella convenzione del 1859, che formo' la base dell'alleanza franco-sarda per la guerra di quell'anno, l'imperatore Napoleone III aveva vietato l'organizzazione di corpi irregolari.
Per eludere questo divieto il conte di Cavour, il successivo febbraio, fece inserire nelle modificazioni alla legge sulla Guardia nazionale un articolo con cui il Governo era autorizzato a formare corpi speciali con volontari inscritti sui ruoli della Guardia Nazionale.
I primi volontari non incorporati nell'esercito regolare furono mandati a Cuneo, dove s'inizio' la formazione di un corpo, cui dapprima si voleva dare il nome di Cacciatori della Stura e che poi fu detto dei Cacciatori delle Alpi, il generale Cialdini fu incaricato del loro ordinamento, parecchi ufficiali dei bersaglieri della loro istruzione e Enrico Cosenz, col grado di tenente colonnello, del loro comando.
Continuando l'affluenza dei volontari, il 29 marzo e il 7 aprile vennero costituiti altri due depositi a Savigliano e messi agli ordini di Giacomo Medici e di Nicola Ardoino, anch'essi nominati ten. Colonnelli.
Il 17 marzo il comando in capo dei Cacciatori delle Alpi fu affidato a Giuseppe Garibaldi con le funzioni di maggiore generale, grado del quale fu insignito con decreto 25 aprile.bovi campeggi paolo
Il corpo comprese dapprima tre reggimenti (di due battaglioni ciascuno), dei quali ebbero il comando il Cosenz, il Medici e l'Ardoino, e di 1 squadrone di cacciatori a cavallo (guide) organizzato e comandato da Francesco Simonetta; ad esso si uni' un drappello di Carabinieri genovesi, che servirono poi, sulla fine della guerra, di nucleo alla I.a compagnia bersaglieri.
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fonte: C. Rocca - Dizionario del Risorgimento Nazionale.

 
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